Curcio domani sarà a Civitella e a Campli. D'Alfonso fa la conta dei danni: «144 milioni, 20 solo per Ponzano»

TERAMO – Il Capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, sarà domani a Ponzano di Civitella e a Castelnuovo di Campli, per rendersi conto da vicino della drammaticità di quanto provocato dal maltempo in queste zone. Lo ha reso noto il consigliere regionale Sandro Mariani, che nei giorni scorsi aveva invitato Curcio a una visita sui posti: «A lui va il mio ringraziamento – ha detto Mariani – personale oltre che istituzionale, per aver accolto la mia richiesta di toccare con mano le difficili situazioni dimostrando rispetto e vicinanza nei confronti della nostra terra». Mariani aveva gi incontrato Curcio la scorsa settimana a Roma, e con lui aveva fatto il punto «sugli strumenti attivati per rispondere alle richieste di sindaci e cittadini dei Comuni abruzzesi fortemente colpiti dal recente maltempo. A Campli in particolare il problema è diffuso e non è limitato soltanto a Castelnuovo ma è esteso anche alla realtà di contrada Paduli».
Della visita di Curcio è soddisfatto il sindaco di Campli, Pietro Quaresimale: «La sua presenza – dice – risulterà determinante per comprendere e affrontare le emergenze che hanno investito l’intero territorio comunale. La frana che ha devastato la frazione di Castelnuovo è sicuramente la questione più grave ma è la punta di un iceberg. La situazione di emergenza ha bisogno di risoluzioni definitive».
Quaresimale ha annunciato che domani presenterà direttamente a Curcio il secondo lotto del progetto di messa in sicurezza, «nella speranza – ha concluso Quaresimale – che il progetto complessivo venga approvato, per dare continuità ai lavori. Il nostro personale impegno rimane comunque costante e continuo».
Il Governatore DAlfonso fa la conta dei danni con Gentiloni. Una ordinanza ad hoc della Protezione civile per l’Abruzzo mirata alla quantificazione dei danni provocati dal maltempo di gennaio, un piano di investimenti per rigenerare la viabilità stradale dopo frane e smottamenti e l’allargamento del cratere sismico ai centri maggiormente danneggiati nell’ultimo terremoto. Sono i punti nodali affrontati ieri a Palazzo Chigi nell’incontro istituzionale tra il presidente Luciano D’Alfonso e il presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni. D’Alfonso, dopo aver illustrato la situazione del territorio abruzzese, definita "preoccupante", ha messo sul tavolo del Governo anche il problema dei ‘danni indiretti’ registrati da aziende e strutture turistiche. Problema che ha trovato la piena disponibilità ad essere affrontato dall’esecutivo, al fine di rilanciare l’economia regionale. Finora la Regione Abruzzo ha monitorato 873 interventi, una stima dei danni che ammonta a 144 milioni di euro, 20 dei quali servirebbero immediatamente per mitigare la frana che ha colpito la frazione Ponzano di Civitella del Tronto. "Ho trovato consapevolezza e piena disponibilità dal Governo a esaminare la problematica abruzzese – ha esordito il presidente Luciano D’Alfonso -. Al presidente Gentiloni ho chiesto anche un piano dedicato al ripristino della viabilità ‘minore’ per il quale ho trovato piena adesione. Sempre ieri – ha aggiunto il presidente – abbiamo incassato il consenso dalla struttura commissariale per utilizzare 35 professionisti in aiuto dei Comuni che sono stati danneggiati dal terremoto. Per quanto riguarda l’evoluzione del cratere sismico – ha osservato ancora D’Alfonso – abbiamo individuato i centri dell’alto Aterno, la montagna e la collina teramana (Valle Siciliana) e la zona vestina della provincia di Pescara. Certamente, in questa nuova rivisitazione, cercherò di evitare che il cratere sismico possa arrivare fino a Zagabria. Con la nuova ordinanza della Protezione civile – ha concluso D’Alfonso – i Comuni hanno 90 giorni di tempo, dalla pubblicazione del provvedimento in gazzetta ufficiale, per fornire la ricognizione dei danni e poi individuare la copertura finanziaria". Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il sottosegretario Mario Mazzocca, l’assessore alle politiche agricole, Dino Pepe, e il presidente di Anci Abruzzo, Luciano Lapenna.